appello
Appello a tutti...
Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.
Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.
Per donazioni:
Ass. Culturale Askavusa
Banca Sant'Angelo
IBAN: IT 06N0577282960000000006970
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giovedì 12 maggio 2011
L'apertura di un corridoio umanitario è l'unica soluzione
Come europei, italiani e lampedusani, non possiamo restare a guardare in silenzio le tragedie del mare che si ripetono con drammatica ciclicità. Abbandonare i rifugiati e i profughi africani al loro destino significa lasciare loro come unica via d'uscita quella di rischiare la vita su carrette del mare.
Lanciamo un appello urgente per l’immediata evacuazione dei rifugiati provenienti dall’Africa Sub-Sahariana e in particolare dal Corno d’Africa che si trovano intrappolati in Libia e minacciati da tutte le parti in conflitto, così come per quelli che hanno già raggiunto il confine Libico-Tunisino e che non hanno possibilità di ottenere un'effettiva protezione in Tunisia.
L’Europa non dovrebbe continuare ad essere silente perché il silenzio può diventare complicità. Essa dovrebbe invece promuovere uno sforzo congiunto tra i Paesi membri dell’Unione per organizzare l'evacuazione e il trasferimento verso i propri territori, ciò che permetterebbe anche di superare la costante (e provocata) emergenza sull'isola di Lampedusa, strutturalmente non in grado di gestire in modo soddisfacente le necessità di migliaia di profughi.
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