Lampedusani e immigrati ridotti all’esasperazione dal governo Italiano. Associazione culturale ASKAVUSA di Lampedusa In questi giorni a Lampedusa stiamo assistendo al più completo fallimento politico in materia di immigrazione di questo governo e alla manifestazione di uno stato di polizia che è vicino ad una dittatura militare. Quando cominciarono ad arrivare i primi ragazzi tunisini sulle coste della nostra isola, il governo invece di aprire il centro di primo soccorso e accoglienza pensò bene di fare alloggiare i migranti in strutture alberghiere, nel silenzio assoluto dell’amministrazione locale. Quando addirittura in molti furono costretti a dormire in banchina al freddo, il ministro Maroni in tutta la sua “Cattiveria” non aprì il centro ed anche lì il silenzio delle istituzioni locali fu assordante. Quando migliaia di ragazzi tunisini furono costretti a vivere per le strade di Lampedusa, con tutta la solidarietà di noi isolani ma con nessun tipo di considerazione da parte del governo anche li l’amministrazione locale non fu chiara. Anzi sembrò che il problema fossero i Tunisini per strada e non l’inadeguatezza delle azioni del ministro Maroni. Quando il centro fu finalmente aperto, era ormai tardi , erano troppi i migranti sull’isola, e dunque non fu sufficiente, i ponti aerei avvenivano a singhiozzi, fino a scomparire del tutto. Ci dicono a proposito che non c’è spazio in Italia, invece su un isola di 22 km quadrati lo spazio si trova. Dopo migliaia di ragazzi tunisini per le strade, una convivenza all’inizio tranquilla, ma chi vive senza aver garantito il minimo dell’umanità è ovvio che sta male, e chi non ha più la propria vita , non per colpa dei tunisini, ma per colpa di una situazione divenuta insostenibile, situazioni igieniche precarie, barche ovunque nel porto, a fianco allo stadio locale. Intanto chiedevamo trasferimenti più veloci, per garantire a noi e ai migranti una situazione dignitosa, ma niente, la risposta del governo, è assenza dal territorio ed imposizione delle proprie scelte con la forza. Intanto noi lampedusani cadiamo sempre più nel nervosismo, tra visite di Borghezio e Le Pen, amici della senatrice leghista e vicesindaco dell’isola Angela Maraventano, da noi contestati e difesi dalle nostre forza dell’ordine. Ma poi difesi da cosa da qualche striscione che inneggiava alla fratellanza ? Certo questo è un crimine per il governo, bisogna avere paura degli invasori. Tra queste visite, l’assenza del governo, l’assenza dell’amministrazione, apprendiamo che il piano del governo per l’immigrazione è fare una tendopoli a Lampedusa, questo scatena sentimenti profondi di rabbia di angoscia, di abbandono, e spingono molti di noi a occupare l’area marina protetta, e poi a fare un corteo che culminerà con l’azione di non fare attraccare la vedetta con a bordo i migranti nel porto , noi ci dissociamo da questa azione, perche crediamo che ancora il valore dell’umanità non può levarcelo nessuno, neanche un governo che vuole provocare questo, si perche la stagione turistica è compromessa, la nostra vita sull’isola è compromessa, ma la nostra umanità è la cosa più importante a cui possiamo aggrapparci ed è la cosa che non vogliamo compromettere, ma queste azioni sono dirette conseguenze di un disegno di questo governo che mira a questo a mettere i lampedusani contro i migranti, creare tensioni tra noi lampedusani, schiacciarci con la loro arroganza, quando si sa che trasferire quattromila persone per lo stato italiano dovrebbe essere semplicissimo, e se ci sono queste difficoltà si dimettessero subito perche non si può lasciare sulle spalle di seimila persone un peso cosi grave. Oggi poi siamo al culmine, ci siamo opposti al montaggio di una tendopoli sull’isola, facendo il blocco della nave, per molte ore, il sindaco viene a calmare gli animi e a mediare con il governo, mentre i poliziotti in antisommossa sbarrano l’entrata del porto, come se i criminali fossimo noi e non questo governo, che sta commettendo crimini enormi sull’umanità, questo governo che ricatta seimila persone già allo stremo delle forze, non imbarcando il pescato dei pescatori, perche i vigliacchi si comportano cosi, ricattano, mandano avanti le forze dell’ordine, che poi di quale ordine, in Italia non c’è più nessun tipo di ordine, abbiamo criminali al governo,incapaci e pericolosi, la Lega si fa la sua campagna elettorale sulla pelle dei lampedusani e dei migranti, VERGOGNA. Ora l’ultima è che ci faranno porto franco, basta che noi facciamo scendere le tende, questo ci dice il sindaco, il dramma è che qualcuno ancora ci crede. In questo clima esasperato, dove l’unica presenza viva e che avuto un comportamento umano nei confronti della nostra comunità è il vescovo di Agrigento, dove le istituzioni si deteriorano sempre di più,dove i migranti sono tenuti come bestie,i lampedusani trattati come cittadini di seri c, dove la richiesta di collaborazione per l’accoglienza a tutta l’Italia e l’Europa cade inascoltata noi facciamo un appello a tutti coloro che non tollerano questo atteggiamento del governo nei confronti di Lampedusa e dei migranti, che liberati da una dittatura ne trovano nel paese di arrivo un'altra. CHIEDIAMO Di organizzare manifestazioni davanti al Parlamento Italiano ,al Quirinale,alla regione Sicilia, alla Provincia di Agrigento, e ovunque si possa far ascoltare il grido di due popoli che vivono lo stesso dramma che è IL GOVERNO ITALIANO. Chiediamo inoltre le dimissioni del vicesindaco Angela Maraventano e del sindaco Bernardino De Rubeis, perche riteniamo anch’essi colpevoli di questa situazione. Associazione culturale ASKAVUSA di Lampedusa.
Carissimi, due parole per dirvi di estendere alle associazioni, alla società civile, ai singoli cittadini il vostro appello alla sola, unica, comune umanità che dovrebbe potersi mostrare e non esplodere specie in situazioni come quelle che così tanto bene ho sentito denunciare dal vostro Giacomo Sferlazzo a Caterpillar stasera.
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Come singolo vi anticipo la mia disponibilità ad ospitare due degli attuali giovani migranti attualmente bloccati a Lampedusa. Non so l'inglese, parlo un po' il francese, ma preferirei molto potere comunicare in italiano.
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Per gli eventuali interessati la proposta è di stare e condividere un progetto di lavoro volontario equo e solidale per il tempo che reciprocamente vorremo nella mia cosa/casa/sede http://equoatuonomecitta.blogspot.com/2010/09/equonet-ospitalita-e-volontariato.html
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Giro il vostro appello ai miei facebook-amici. Magari non sarò il solo a testimoniare quanto ho già molto bene visto all'opera e quanto possa esser vero che in solidarietà si va molto più lontano (e felici!) che in competizione. Cfr. http://insiciliaigas.blogspot.com/2010/07/cittadino-produttore3.html
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Sentiamoci. In rete si può e si deve manifestare, ma io credo possibile e doveroso fare e agire anche nel quotidiano ordinario quello che già in tanti facciamo. Facciamolo quindi una volta di più. Provare per credere: non è solo una battuta paradossale potere dire "saremo tanto egoisti da diventare altruisti".
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Conseguentemente può non essere una utopia e anzi facile potersi salutare con un "e poi ci vedremo lì e ti offrirò un caffè e rideremo tanto! Ciao Lampedusa". Cfr. Mamma li Turchi http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Notizie/Italia/2011/zmagria-li-turchi-1/Zmagria-mamma-li-turchi_parte1.php
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Concludo con due indirizzi oltre il mio: www.servas.it e www.siqillyah.it
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Buon lavoro in rete x tutti. Ogni bene x il bene di tutti.
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