Presenziato dall' On. Fiore, l'evento ha registrato una bassa partecipazione di cittadini, ma una molto alta di forze di polizia. Il programma prevedeva seduta stampa, comizio -nella rinnomata e locale Tahrir Square- e fiaccolata finale per le strade. Per ragioni di ordine, gia' alle 6pm si sapeva che la questura aveva negato il permesso alla fiaccolata, costringendo lo sparuto gruppo a ripiegare con una fiaccola e una bandiera per forzista presente al comizio: totale fiaccole 5, totale bandiere 5. In compenso, l'unico pubblico che avrebbe potuto riempire la piazza e via Roma -i ragazzi tunisini- e' stato fatto sgomberare dalla polizia per evitare scontri.
Lo spiegamento di polizia era massivo rispetto al numero di partecipanti: un cordone di poliziotti dava le spalle al palco, mentre teneva sotto controllo gli "Askavusiani" seduti al Bar Royal. L'indifferenza del gruppo alla passerella della destra e' stata decisa congiuntamente durante una delle ultime riunioni. Dimostrare sarebbe stato creare una cassa di risonanza all'evento, e dare visibilita' a un gruppo di estrema destra che sta cercando di strumentalizzare la situazione.
Gli argomenti trattati da Fiore focalizzavano essenzialmente sul pattugliamento delle coste tunisine e l'assistenza in mare, fermando in questo modo gli sbarchi a Lampedusa. L'On. Fiore ha attaccato il governo sottolineando lo stato di abbandono in cui e' stata lasciata l'isola, definendola "la sputacchiera d'Europa". Infine, Forza Nuova si e' proposta come l'unica alternativa che si occupa del problema dal punto di vista della popolazione. L'attacco lanciato al governo da parte dall'On. Fiore fa eco a altri che lo hanno preceduto, ribadendo una situazione ormai nota.
Ultimo -non per importanza- atteso "sbarco" e' stato quello del Governare della Regione Sicilia, che come tutti i suoi predecessori, ci ha omaggiato della sua presenza nella cara e sempre piu popolare Piazza Liberta'. Nel suo breve discorso Lombardo ha accentuato il bisogno di unita' tra i cittadini sull'isola, aggiungendo che "ci stanno levando l'isola da sotto i piedi...ci serve un iniziativa forte che faccia capire che e' finita la scorta di tolleranza...qualcuno che ci venga a aiutare". L'appello del governatoreo al governo ha ricalcato parole gia' sentite, insomma niente di nuovo sotto il sole.
Mentre Lampedusa sopporta ogni sera il teatrino della politica -con il solito copione di battute- nella piazza centrale, i migranti continuano ad arrivare e a occupare gli spazi adiacenti la banchina del porto, in attesa di un posto libero sotto al tetto del gia' affollatissimo centro di detenzione.
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