appello

Appello a tutti...

Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.

Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.

Per donazioni:
Ass. Culturale Askavusa
Banca Sant'Angelo
IBAN: IT 06N0577282960000000006970

visita il sito

www.lampedusainfestival.com

contattaci

askavusa@gmail.com






sabato 23 aprile 2011

From Scandar with love....

Oggi (22/04), con un gruppo del forum antirazzista di Palermo, siamo
andati a portare al centro di Salina Grande in provincia di Trapani, un po' di vestiti, delle sigarette e delle caramelle, sperando di poter avvicinare i richiedenti asilo e magari di poter scoprire la presenza di qualche minore.
La struttura "ospita" circa 200 migranti tunisini sbarcati prima del 5 aprile, che in seguito agli accordi con il governo provvisorio tunisino potranno beneficiare del permesso di soggiorno di sei mesi, ed un numero non definito di immigrati (si stima possano essere un centinaio) sbarcati dopo quella data, destinati quasi certamente al rimpatrio, stipati nella palestra della struttura.
I primi possono circolare liberamente anche all'esterno del complesso in quanto in attesa del loro documento (alcuni attendono da diverse settimane...), gli altri sono inavvicinabili e "protetti" da decine di mezzi di forze dell'ordine che impediscono l'uscita ai detenuti e l'accesso ad ogni visitatore.
I racconti dei liberi, che si sono avvicinati liberamente e con entusiasmo, ci hanno lasciati amareggiati e perplessi.
Ci hanno raccontato che i pasti non sono sempre puntuali e che gli stessi hanno un'effetto soporifero che porta ai consumatori a lunghe dormite e a forti e costanti emicranie. Il sospetto di "correzioni" al cibo era già stato sollevato già dai compagni di Askavusa sull'isola di Lampedusa...
Le condizioni dei poveretti stipati all'interno della palestra ci sono state raccontate dai tunisini all'esterno.
Ci hanno detto di numerosi episodi di atti autolesionisti e di frequenti tentativi di suicidio.
I ferimenti, a volte gravi, sono attuati nel disperato tentativo di evitare o almeno di ritardare il rimpatrio, i tentativi di suicidio non devono essere spiegati...
Non si riesce a conoscere la destinazione dei reclusi ma un episodio sussurrato ci ha riempito di rabbia. I ragazzi all'esterno ci hanno raccontato di un 17enne che viene tenuto isolato dagli altri, sembrerebbe in attesa del suo prossimo compleanno, per poterlo trattare come un qualunque maggiorenne! Spero che ci sia un'altra spiegazione ma nessuno delle forze dell'ordine si sbottona. Anzi, la polizia e' sempre presente e anche un po' intimidatoria.
Oggi, dopo che un carabiniere ha fatto a noi visitatori una radiografia completa dell'auto su cui siamo giunti ed una descrizione dei suoi passeggeri...sono stato avvicinato da un poliziotto che salutandomi calorosamente, mi ha riconosciuto, in quanto era presente ed attivo durante le varie perquisizioni e degli episodi sgradevoli già raccontati nelle mail scorse, chiedendomi se avessi intenzione di visitare tutti i centri in Sicilia e paventando un nostro prossimo incontro davanti ad un giudice...dopo che siamo stati raggiunti dagli altri componenti la spedizione e da molti tunisini, i suoi toni si sono fatti di colpo amichevoli e questa volta non mi ha chiesto i documenti dichiarando di conoscere bene la mia identità. Non voglio pensare ad una persecuzione ma di certo avrei preferito non fare questo incontro!!!
L'ultima nota riguarda una piccola denuncia: sembra che i migranti che possono uscire trovino facilmente da lavorare (ovviamente a giornata ed in nero...) nei campi o nell'edilizia...cominciamo bene con l'inserimento all'interno della nostra società.
Ho fatto un minestrone ma le cose che vorrei raccontare erano troppe per essere scritte con ordine e chiarezza...da un telefonino!
Un bacio

Scandar

Nessun commento:

Posta un commento