appello

Appello a tutti...

Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.

Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.

Per donazioni:
Ass. Culturale Askavusa
Banca Sant'Angelo
IBAN: IT 06N0577282960000000006970

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lunedì 7 giugno 2010

Comunicato Arci "Cittadinanza"


«I figli dei cittadini stranieri sono il futuro del nostro Paese, che ci consentono di aumentare il tasso demografico nazionale. Sono bambini che parlano italiano, che cresceranno in Italia e condivideranno la nostra cultura e la nostra lingua e quindi rappresentano il nostro futuro, per questo gli deve essere riconosciuta dalla nascita la cittadinanza italiana». Lo ha detto Filippo Miraglia (Immigrazione Arci), all'ADNKRONOS commentando i dati Istat sull'aumento delle nascite, a livello nazionale, che va di pari passo con l'aumento di stranieri che vivono in Italia. Infatti, l'incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati della popolazione residente è passata dall'1,7% al 13,6% del totale dei nati vivi. In valori assoluti da poco più di 9 mila nati nel 1995 a più di 77 mila nel 2009. Il nostro tasso di natalità ha ricevuto una spinta in avanti grazie alla nascita di tanti bambini stranieri a cui però non è concessa la cittadinanza italiana. Un punto questo su cui insistere secondo Miraglia, e che sposta il dibattito dalla demografia alla normativa nazionale in materia di cittadinanza. «Ad oggi, i figli di immigrati - dice Miraglia - resteranno stranieri fino ai 18 anni di età, quando potranno decidere se mantenere la propria cittadinanza o acquisire quella italiana. Chiediamo invece che siano dalla nascita considerati cittadini italiani e per questo chiediamo di passare dalla trasmissibilità della cittadinanza per discendenza 'iure sanguinis' all'acquisizione »iure soli«

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