appello

Appello a tutti...

Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.

Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.

Per donazioni:
Ass. Culturale Askavusa
Banca Sant'Angelo
IBAN: IT 06N0577282960000000006970

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domenica 8 maggio 2011

Lampedusa 08/05/2011


Lampedusa 08/05/2011
foto:KDV


Attorno l'una e mezza di ieri notte ci siamo recati al porto vecchio perchè ci era stata data segnalazione di un nuovo sbarco, appena arrivati , un barcone con circa settecento persone a bordo attraccava in banchina stracolmo e abbattuto da un lato. Questa volta la polizia ci fa entrare senza problemi, portiamo con noi coperte, vestiti e te caldo, in banchina ci sono anche:tutte le associazioni umanitarie, le forze dell'ordine, "Lampedusa accoglienza" e Don Stefano con altri della parrocchia. Il barcone aveva delle difficoltà ad attraccare, oltre ai migranti a bordo erano presenti alcuni operatori dell'ordine di Malta che afferravano le cime tirategli dalla banchina per poter approdare. Incominciano a scendere i primi sub-sahariani camminando tra il cordone formato dalla guardia di finanza verso la stazione marittima,molte donne e bambini, ci sono anche persone del Bangladesh e Pakistan, corriamo per distribuire te caldo, calzette e coperte. Tutto questo facendo avanti e indietro dal furgone posteggiato fuori dal porto, non avendo la possibilità di entrare con il mezzo per ordine della polizia.
Dopo avere fatto cinque volte dall'associazione al porto con il furgone per caricare tutto quello che necessitava, all'ultimo ritorno al porto notiamo che non c'è più polizia, ed entriamo direttamente col furgone. Mentre continuiamo con le operazioni di primo soccorso, un operatore di una NGO, avverte Annalisa, che in quel momento stava accudendo un bambino, che un secondo barcone si è arenato tra gli scogli, proprio vicino alla scultura di Paladino “Porta d'Europa” , circa cinquecento persone finiscono in mare, molti bambini, molte donne. Tutti si mobilitano per i salvataggi compresi i pescatori lampedusani, alla fine si salvano tutti. Alle sette di mattina presso la stazione marittima dove erano stati portati alcuni dei migranti salvati, un gruppo di sub-sahariani comincia a pregare in modo liberatorio , Annalisa e Gianluca sono tra di loro, sono le sette di mattina e tutto sembra come in un sogno, ora è un giorno nuovo e questi uomini ringraziano Dio per non essere morti, pregano Gesù Cristo, in un modo a noi sconosciuto, con una forza incredibile , abbiamo visto esseri umani appesi alla vita con un filo sottilissimo e Lampedusa nuovamente è stato un porto di salvezza.
Venite a Lampedusa la vostra magica Italia.

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