più mi avvicino al centro del paese più grande è la fumata nera. Mi fermo al bar e mi giunge voce che c’è una rivolta in corso al CPA . Senza pensare più di tanto prendo la macchina e mi dirigo come un pazzo verso il lager,la nube era enorme sembrava che non finisse più. Ad un certo punto un tizio mi mostra il distintivo dicendomi di spostare l’auto per far si che i vigili del fuoco potessero posteggiare,questo tizio e ben da due mesi che lo vedo gironzolare per l’isola,all’impatto mi è sembrato un fottuto giornalista e invece….
Tutto mi sembrava fatto a posta non so perché, è stata una sensazione,corro a casa per informare la mia compagna dell’accaduto,facciamo strada per ritornare al CPA,troviamo un posto di blocco dei carabinieri non ci fanno passare,prendiamo un'altra strada,una strada che porta sopra una collina dove la visuale è perfetta,le fiamme sono altissime,la struttura rivestita in plastica dove si trovavano gli alloggi totalmente in fiamme,di conseguenza la grossa nube nera permaneva. Vedo tre ragazzi del (OIM) un’ associazione per i diritti umani,corro verso di loro per farmi spiegare la situazione,dicono che il giorno prima i migranti hanno organizzato uno sciopero della fame,alcuni di loro non hanno voluto aderire alla protesta,cosi si sono scontrati tra loro,di conseguenza gli sbirri hanno caricato,dopo di che è stato innescato l’incendio alimentato dai lacrimogeni.L’incendio è stato domato e spento,ci sono stati feriti sia migranti che sbirri.
Dicono che non ci sono stati morti fino ad ora,io non ci credo,per un motivo valido.All’interno del cpa si trovavano anche tre ragazzi feriti,sensa possibilità di muoversi. Chissà se sono stati soccorsi in tempo?
Questa è la nostra realtà un carcere a cielo aperto,fiamme,distruzione,e l’autorità dello stato che calpesta le nostre teste..
Gianluca
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