appello

Appello a tutti...

Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.

Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.

Per donazioni:
Ass. Culturale Askavusa
Banca Sant'Angelo
IBAN: IT 06N0577282960000000006970

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www.lampedusainfestival.com

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askavusa@gmail.com






lunedì 30 marzo 2009

Le notizie che ci farebbero anche ridere se non si stesse scherzando con la pelle nostra e di migliaia di esseri umani disperati!

«Per quanto riguarda la prevenzione degli sbarchi abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare a cominciare dall'accordo m con la Libia che diventerà operativo, di fatto, dal prossimo 15 maggio». Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, commenta le ultime notizie riguardanti nuovi sbarchi di immigrati sulle coste italiane. «Abbiamo l'impegno da parte del governo Libico -ha ricordato Maroni- di far partire il pattugliamento delle coste libiche con sei motovedette il 15 di maggio e da quella data mi aspetto anche la chiusura dell'ingresso dal canale libico». A margine di un convegno proprio sull'immigrazione all'Università Cattolica di Milano, Maroni ha spiegato di continuare «a sollecitare le autorità libiche perchè aumentino i controlli ma ci sarà da aspettarsi, probabilmente, una continuazione di questi sbarchi fino al 15 maggio. Poi però l'accordo sarà attuato e il problema sarà risolto». Maroni ha poi voluto sottolineare «un episodio che nessuno a riportato: nei giorni scorsi è stato intercettato nelle acque libiche un altro barcone e le autorità libiche sono andate a prenderlo e se lo sono riportato in Libia. È la prima volta che succede negli ultimi dieci anni ed è il segnale che, se anche lentamente, qualcosa sta cambiando. Noi -ha concluso- ci aspettiamo la svolta da quanto partirà il pattugliamento».

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