appello

Appello a tutti...

Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.

Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.

Per donazioni:
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giovedì 19 marzo 2009

Le notizie di oggi che nessuno ci dà (Agenzie ANSA)

IMMIGRAZIONE: ALEMANNO, SCUSA A TARQUINIA PER ANNUNCIO CIE (ANSA) - TARQUINIA (VITERBO), 19 MAR -
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno si scusa con la comunità di Tarquinia (Viterbo) e con il sindaco Mauro Mazzola per aver annunciato nel corso della trasmissione televisiva 'Porta a Portà del 9 marzo l' apertura di un Centro di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini nell'ex polveriera della cittadina viterbese. In una lettera inviata al sindaco di Tarquinia, Alemanno ha scritto che non era sua intenzione «provocare alcun contrasto nè alcuna polemica con la popolazione di Tarquinia e con il primo cittadino». L'annuncio di Alemanno, il giorno successivo, fu smentito dal ministro dell'Interno Roberto Maroni con una telefonata a Mazzola. Le affermazioni del sindaco di Roma, tra l'altro, sono state oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale del Lazio che definisce «inopportuna e sbagliata» la collocazione di un Cie o di un campo rom nell'ex struttura militare di Tarquinia. «Prendo atto delle parole di Alemanno - ha detto Mazzola - e auspico che in futuro non si ripetano episodi che alimentino tensioni inutili e dannose e creano forti preoccupazioni sociali, specialmente in una piccola comunità, qual è Tarquinia».
(ANSA). YJ6-CH 20-MAR-09 20:12 NNN FINE DISPACCIO
IMMIGRAZIONE: SPAGNA, ONU INDAGA SU MORTE SENEGALESE (ANSAmed) - MADRID, 20 MAR -
Il Comitato contro la turtura dell'Onu ha chiesto alla Spagna di chiarire le circostanze della morte del senegalese Lading Sonko, annegato nel settembre del 2007 dopo essere stato intercettato dagli agenti della guardia civile mentre tentava di raggiungere a nuoto con un salvagente le coste di Ceuta, enclave spagnola in Marocco, informa oggi l'edizione on line de El Mundo. Testimoni oculari assicurano infatti che, dopo aver intercettato in mare l'immigrato, gli agenti lo portarono in una motovedetta verso le acque marocchine e, dopo aver sgonfiato il salvagente con un coltello, lo avrebbero lanciato in mare in piena notte in un punto in cui l'immigrato non toccava e nonostante questi li avesse avvertiti che non sapeva nuotare. Un'inchiesta aperta sul caso da parte di un tribunale di Ceuta fu archiviata perchè, essendo Lading Sonko morto in acque marocchine, la competenza non rientrava nella giurisdizione spagnola. Un'altra archiviazione fu decisa dall'Audiencia Provinciale di Cadice. Ma ora il Comitato dell'Onu, che vigila sull'applicazione della Convenzione contro torture ed altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti, ha deciso di riaprire il caso su richiesta della sorella dell'immigrato annegato, Fatou Sonko. (ANSAmed).
YK8-FPI 20-MAR-09 13:00 NNN FINE DISPACCIO

IMMIGRAZIONE: TUNISIA, 17 MORTI E 50 DISPERSI IN NAUFRAGIO (ANSAmed) - TUNISI, 20 MAR -
Un battello pneumatico diretto in Italia con a bordo un centinaio di persone è naufragato ieri pomeriggio al largo di Sfax, in Tunisia provocando 17 morti per annegamento e 50 dispersi mentre 33 persone sono state tratte in salvo dalle unità della Marina tunisina. Lo scrive oggi il quotidiano tunisino in lingua araba Achourouk'. Secondo le prime informazione l'imbarcazione sarebbe partita domenica pomeriggio dalle coste libiche ed è entrata poi nelle acque territoriali tunisine presumibilmente diretta verso l'Italia. In prossimità delle isole Kerkennah, la barca, che trasportava il doppio delle sue capacità, è affondata. La Marina tunisina allertata dalla telefonata di uno degli occupanti e da alcuni pescatori è riuscita a soccorrere 33 persone e a recuperare 17 corpi. Circa cinquanta di persone, tra le quali donne e bambini, è dispersa. Sembra che l'organizzatore del viaggio sia un libico che avrebbe chiesto a ciascuno degli occupanti 1200 dollari.
(ANSAmed) VD 20-MAR-09 14:30 NNN FINE DISPACCIO

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